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MOULIN ROUGE : UN VIAGGIO AL PASSATO AL GUSTO DI CONTEMPORANEITà

Radio Playtag si spinge oltre i confini facendo un pit stop nella capitale dei croissant profumati, delle luci che si specchiano caldamente sulla Senna, dei giovani artisti di Montmartre che incuranti della folla dipingono su tele bianche volti di passanti, paesaggi bucolici o angoli malinconici della città.


Siamo a Parigi, città dell’amore, dove tutto ha una nota più romantica e ci riporta con un po’ di fantasia alla Belle Epoque, in cerca di un luogo autentico e surreale ci dirigiamo verso il vecchio quartiere a luci rosse Pigalle per immergerci tra le luci, le danze e i canti di uno dei locali più famosi della città: il Moulin Rouge.


Fu inaugurato nel 1891 da Charles Zidler e Joseph Oller, posta in una zona a quei tempi periferica abitata da pensatori ed artisti in cerca di ispirazioni. Il suo nome lo deve alla presenza del famoso mulino di colore rosso cosi da poter risaltare alla popolazione ed attirare i cittadini più ricchi. Col tempo , infatti, il Moulin Rouge ha acquisito fama mondiale , diventando “musa” di famosi artisti come Giovanni Boldini, Henri Evenepoel , del pittore post- impressionista Henri de Toulouse Lautrec e ospitando anime giganti della musica come Ella Fitzgerald, Ray Charles e la francese Edith Piaf.



Una volta entrati è come fare di colpo un tuffo al passato, si è contornati dalle decorazioni “fin de siecle” francese, stoffe di velluto rosso scendono dai tetti,i tavolini sono coperti con candide tovaglie bianche sui quali sono poggiate piccole abat-jour rosse che si fondono dolcemente con l’ambiente creando un’atmosfera elegante ma audace. Servito lo champagne tutte le luci in sala si spengono per dare posto a quelle del palcoscenico: che la magia abbia inizio!

Ballerine con costumi osè ,acrobati, giocolieri, musica e cori ipnotizzano lo spettatore, più di 80 artisti presenti sul palco regalano due ore di puro divertimento che rappresentano fedelmente l’essenza del Moulin Rouge.

Troviamo un po’ di Italia con Sandokan, personaggio ideato da Emilio Salgari, che ci trascina in una storia pericolosa e romantica .Di seguito si è trasportati al tema del Circo, agli anni del Novecento con il famoso French CanCan fino alla conclusione con la musica contemporanea e la rappresentazione di celebri cantanti degli ultimi anni.


E’ un luogo incantato che può essere descritto ma non può essere narrato. Va vissuto. Dall’inizio alla fine si è travolti completamente in un altro mondo, in un’altra epoca, si rimane talmente affascinati da tutto ciò che è intorno che per un attimo si ha il sentore di essere un artista di fine ‘800 ispirato da quell’atmosfera quasi onirica che porta il nome di “ Moulin Rouge”


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